Smart & Start Italia è uno strumento agevolativo istituito dal Mise, finalizzato a promuovere, su tutto il territorio nazionale, la nascita e lo sviluppo delle start-up innovative, oltre a sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.
Con decreto del Ministro dello sviluppo economico del 30 agosto 2019, adottato in attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 29, comma 3, D.L. 34/2019, sono state apportate modifiche al decreto del 24.09.2014 (norma istitutiva dell’agevolazione), finalizzate alla semplificazione e accelerazione delle procedure di accesso, concessione ed erogazione delle agevolazioni.
Con la circolare n. 439196 del 16.12.2019 della Direzione Generale per gli incentivi alle imprese, sono state in seguito definite le tempistiche e le modalità di presentazione delle domande.
Possono beneficiare delle agevolazioni, le start-up innovative:
a) costituite da non più di 60 mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione,
b) di piccola dimensione, ai sensi di quanto previsto all’allegato 1 del Regolamento di esenzione;
c) con sede legale e operativa ubicata su tutto il territorio nazionale.
Possono inoltre richiedere le agevolazioni le persone fisiche che intendono costituire una start-up innovativa, ivi compresi i cittadini stranieri in possesso del visto start-up, purché l’impresa sia formalmente costituita entro e non oltre 30 giorni dalla ricezione della comunicazione di ammissione alle agevolazioni inviata ai soggetti richiedenti dal Soggetto gestore; entro il medesimo termine l’impresa deve inoltrare la domanda di iscrizione al Registro delle imprese, sia nella sezione ordinaria che nella sezione speciale, di cui all’articolo 25, comma 8, D.L. 179/2012.
Sono ammissibili alle agevolazioni i piani d’impresa presentati dai soggetti descritti in precedenza:
a) caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, e/o
b) mirati allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things, e/o
c) finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.
Ai soggetti interessati che realizzano i piani d’impresa anzidetti, è concesso un finanziamento agevolato, senza interessi, nella forma della sovvenzione rimborsabile, per un importo pari all’80% delle spese ammissibili, ai sensi e nei limiti previsti dall’articolo 22, comma 3, lettera a), del Regolamento di esenzione. Per le start-up innovative localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia il finanziamento agevolato è restituito dall’impresa beneficiaria in misura parziale, per un ammontare pari al 70% dell’importo del finanziamento agevolato concesso, calcolato a valere sulle spese ammissibili.
Tutti i piani d’impresa devono prevedere spese ammissibili, ivi comprese quelle riconducibili alle esigenze di capitale circolante, di importo superiore a 100.000 euro ed inferiore a 1.500.000 euro, relative a:
a) immobilizzazioni materiali, quali impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa, identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata;
b) immobilizzazioni immateriali necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, quali brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
c) servizi funzionali alla realizzazione del piano d’impresa, direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa. Rientrano in tale categoria le spese per la progettazione, lo sviluppo, la personalizzazione e il collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, le consulenze specialistiche tecnologiche nonché relativi interventi correttivi e adeguativi, i servizi forniti da incubatori e acceleratori d’impresa e quelli relativi al marketing ed al web-marketing. Rientrano, altresì, in tale categoria eventuali costi connessi alle collaborazioni instaurate con Organismi di ricerca ai fini della realizzazione del piano d’impresa;
d) personale dipendente e collaboratori a qualsiasi titolo aventi i requisiti indicati all’articolo 25, comma 2, lettera h), numero 2), D.L. 179/2012, nella misura in cui sono impiegati funzionalmente nella realizzazione del piano d’impresa.
Le domande di agevolazione, corredate dei piani d’impresa, possono essere presentate a partire dal giorno 20 gennaio 2020.
Nel caso di start-up innovative la cui compagine, alla data di presentazione della domanda di concessione delle agevolazioni, sia interamente costituita da giovani di età non superiore ai 35 anni e/o da donne, o preveda la presenza di almeno un esperto, in possesso di titolo di dottore di ricerca o equivalente da non più di 6 anni e impegnato stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica da almeno un triennio, l’importo del finanziamento agevolato, è pari al 90% delle spese ammissibili.
Si ricorda, infine, che in aggiunta al finanziamento decritto, limitatamente alle imprese costituite da non più di 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, sono concessi servizi di tutoraggio tecnico-gestionale, ai sensi e nei limiti del Regolamento de minimis n. 1407/2013 ovvero del Regolamento de minimis n. 717/2014, per le imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura.